giovedì 26 febbraio 2009

È iniziato il tempo di Quaresima, tempo che per ciascuno di noi è un possibilità che ci viene offerta per vivere in pienezza la nostra vita guardando alla vita stessa di Dio che nel volto di Cristo (un volto sofferente ma allo stesso tempo del Risorto) svela a ciascuno di noi la nostra identità (figli amati, liberati e destinati alla felicità).
Essere felici è un diritto fondamentale per ciascuno di noi; un diritto che ci permette di rivolgerci a Dio, che riconosciamo Padre, per chiedergli di aiutarci ad essere felici. Quale felicità? Quella vera che va oltre il semplice sorriso disegnato sul volto, che non si accontenta di brevi e frammentari momenti di gioia – quella felicità che non barcolla ma, anzi, ci aiuta ad affrontare ogni difficoltà.
Ma come si può parlare di felicità in un mondo segnato dal dolore, dalla prova e dalla sofferenza?
Da parte sua Dio ci ha mostrato tutta la preoccupazione per la nostra felicità quando facendosi carne in Gesù di Nazareth si è fatto solidale con le nostre gioie e i nostri dolori, con le nostre sconfitte, le nostre paure, le nostre fragilità e le nostre sofferenze ma anche con le nostre capacità, le nostre virtù e con il nostro desideri di cieli nuovi e di terre nuove dove abita la pace e la giustizia. In tutto solidale a noi, tranne il peccato, con la sua morte in croce egli ci ha dimostrato la misura del suo amore e preoccupazione per noi – un amore senza misura. Assume la nostra povertà, porta con noi la croce e si fa vicino a noi, alle nostre sofferenze per Consolarci, per fasciare le nostre ferite.
Egli per noi non è soltanto morto è anche Risorto - la novità sconvolgente è che per la sua resurrezione anche noi siamo chiamati alla risurrezione (ogni giorno e poi per l'eternità) !!!
E' questo è il modo stupendo e unico con cui Dio si preoccupa della nostra felicità,; inizia allora il cammino di Quaresima un cammino che è un opportunità per contemplare il vero Volto di Dio e scoprirlo riflesso nel nostro volto e in quelle dei fratelli che egli mi pone affianco. Un cammino che vuole contemplare il volto di un Dio che per noi fa morire e risorgere il suo Figlio.
.
Iniziamo il nostro cammino ascoltando questa pagina del Vangelo:

.
Passato il sabato, Maria di M
àgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: Chi ci rotolerà via il masso dallingresso del sepolcro? . Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito duna veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove lavevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto. Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura. (Mc 16,1 8)

Nessun commento: