sabato 3 maggio 2008

Gesù ascende al cielo

Giunti alla fine del tempo di Pasqua i nostri sguardi vengono condotti, dalla liturgia, verso il cielo dove il Signore, il Risorto, siede alla destra del Padre, di quel Padre di cui ci ha svelato il volto durante la sua vita, di cui ci ha fatto conoscere il sogno d’amore che tutte le notti fa su di noi. Un volto, che Gesù ci ha aiutato a vedere riflesso in quello dei fratelli, che Lui stesso ci mette, quotidianamente davanti e a cui oggi ci invia; di tutti senza distinzioni noi dobbiamo sentirci responsabili, a tutti dobbiamo far conoscere l’amore di Dio, amore di cui noi abbiamo fatto esperienza nella Pasqua di Cristo.

Il Risorto ora vive in noi, nel nostro cuore, fa della nostra vita il suo cielo; si serve di noi per annunciare la sua Parola d’Amore, per lodare il Padre, per dire ad ogni uomo l’immenso suo Amore, per dare ad ogni uomo la dignità dei figli di Dio, per insegnare ad ogni uomo a seguire i suoi comandamenti . Il Risorto è con noi, e con noi percorre le nostre strade; si fa nostro compagno di viaggio, ci sostiene sulla via che ci ha indicato e in cui ci ha inviato.

A noi è richiesta la fede, una fede che deve sempre fare i conti col dubbio e l’esitazione; una fede che accoglie l’iniziativa di Dio nei nostri confronti, che riceve il suo mandato, e che è rassicurata dalla sua presenza; il compito affidato oggi a noi è quello non di trasmettere un messaggio ma d’instaurare un stretta relazione col Cristo.

Nel Vangelo c’è un gioco degli opposti stupendo: Andate e Rimanete.

Andate ad annunciare il Vangelo fino agli estremi confini della terra;

Rimanete a Gerusalemme finché non avete ricevuto forza dall’alto.

Questi opposti vogliono ricordarci la priorità dell’essere sul fare, la necessità di rimanere ai piedi del maestro per poter poi andare a trasmettere il suo insegnamento, altrimenti si rischia di tradire il messaggio, di falsarlo.

.

Impariamo a riconoscere la presenza di Dio nella nostra vita, una presenza che si rivela nella quotidianità; impariamo a scorgerlo in chi ci sta affianco; impegniamoci a vivere la vita sentendoci responsabili dell'altro. Buona domenica

Nessun commento: