martedì 23 ottobre 2007

Non limitarti ad esistere... vivi!

il post di oggi è una storia di B. Ferrero, le storie aiutano a comprendere meglio se stessi, la vita... Gesù le usava spesso (le parabole).
Questa è sul senso della vita - oggi che il valore della vita viene relativizzato, oggi che vigge la cultura dell'utilitarismo per cui chi è in coma è meglio che muoia per se e per chi altri, tanto che gli serve vivere non produce e non consuma. Ridiamo senso alla nostra vita ne va della nostra felicità: non limitarti ad esistere... vivi; non limitarti a toccare...senti; non limitarti a guardare...vedi; non limitarti a udire...ascolta; non limitarti a parlare... di qualcosa!
ecco la storia:
Un turista si fermò, per caso, in un paesino di campagna attirato dal piccolo cimitero vi entrò e cominciò a leggere le lapidi: Giovanni Treg, visse 8 anni, 6 mesi, 2 settimane e 3 giorni; incuriosito l'uomo andò avanti e lesse un epigrafe simile su un altra tomba e poi su un altra e un altra ancora, alla fine dopo aver letto tutte le lapidi del cimitero si sedette a piangere. Passava di là un anziano che s'informo perchè piangesse; e il turista:piango per questi bambini. Il vecchio serenamente riprese: non pianga e si calmi nel nostro paese non cè una maledizione, ma un usanza a 15 anni diamo ai bambini un quaderno, così come c'è l'ho io, in cui dovranno scrivere i momenti autentici di felicità della loro vita, il tempo in cui ha provato forti emozioni (l'innamoramento, il primo bacio, la nascita di un figlio, l'incontro con una persona cara ecc.) Quando qualcuno muore apriamo il quaderno e sommiamo quel tempo. Poi lo scriviamo sulla sua lapide perchè per noi quello è il tempo effettivo in cui ha vissuto.(Bruno Ferrero, I fiori semplicemente fioriscono, Elledicì)

Nessun commento: