venerdì 29 febbraio 2008

Ama la vita più della sua logica e solo allora ne capirai il senso

Ama la vita più della sua logica e solo allora ne capirai il senso. (Dostoeski)
Ed eccoci giunti alla vigilia della IV domenica di Quaresima. Dopo essere stati con Gesù nel deserto, sul ponte, al pozzo di Sicar ora ci troviamo per strada; Gesù e i suoi discepoli incontrano un ceco nato e gli chiedono: "Chi ha peccato lui o i genitori?", simbolo della logica che vede Dio giudice e avverso all'uomo.
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Questa è un altra occasione per Gesù di compiere le opere di Dio e di rivelare il suo vero volto, quello del Padre che a cura di tutti i suoi figli. Impasta della terra con della saliva (poveri segni che permetteranno grandi cose) e tocca con quella poltiglia gli occhi del cieco nato e questi dopo essersi lavato ora ci vede.
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Il cieco conquista la luce, quanta tristezza per quelle che persone dicono di essere nella luce e pure si trovano nelle tenebre.
Il cieco conquista gratuitamente, perché l'amore di Dio è sempre gratuito, non è stato lui a chiedere la grazia, ma Dio ha preso l'iniziativa perché conosce ciò che i suoi figli hanno bisogno.
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Gesù aiuta i suoi discepoli a passare dalla logica del castigo a quella dell'amore gratuito, questo è il modo con cui Dio si comporta con gli uomini, che sono suoi figli, non vuole fare a meno di noi, e per noi vuole sempre il meglio a noi tocca solo fidarci di Lui e abbandonarci come dei bimbi fra le braccia del padre o della madre.
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Di fronte a un cieco che non aveva mai visto, chiunque avrebbe gioito e invece i farisei neanche si smuovono, anzi gli rimproverano la colpa che prima non vedeva e ora si; lo i funzionari delle regole e analfabeti del cuore; i difensori della dottrina e gli indifferenti del cuore;
quante volte, ancora oggi, per rimanere ancorati alle nostre sicurezze siamo indifferenti di fronte al dolore di chi ci sta accanto?
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L'uomo rimane la via maestra scelta da Dio e affidata alla sua Chiesa, chiamata a gioire con chi gioisce e a piangere con chi piangere; Gesù è venuto a rivelarci il valore assoluto della persona umana, che non ci può lasciare indifferenti ma che ci deve impegnare nelle relazioni quotidiane che viviamo. (ricorda: in fondo alla pagina uno foto per mediatere)

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