martedì 4 dicembre 2007

Spe Salvi, la seconda enciclica di Benedetto XVI

“Speranza è l’atteggiamento di colui che, mentre si addensano le tribolazioni sulle sue spalle, non lascia spegnere il canto sulla sua bocca”. (don Tonino Bello)

Il santo padre, Benedetto XVI, ha donato al mondo la sua seconda enciclica: Spe Salvi (nella speranza saremo salvati). Dopo aver consegnato al mondo, cattolico e non, il suo messaggio sull’amore vero che è Dio stesso, ora il papa fissa la nostra attenzione sull’essenza della FEDE cristiana, cioè sulla SPERANZA.
La speranza, lo abbiamo già detto è la forza che permette di vedere luce anche nel più profondo buio è quella luce che illumina la nostra vita, nel momento delle tenebre, che ci aiuta a vivere, anzi qualifica la nostra vita. La speranza quella forza che ti aiuta ad aprire gli occhi e a vincere sul male.
Vi propongo una riflessione di don Tonino Bello vero profeta di Speranza, con la sua vita e il suo messaggio ha aiutato l’uomo a vedere nelle ferite della propria vita le feritoie della salvezza, a osare e a non demordere per costruire un mondo più giusto e pacifico, per rendere migliore la propria vita.
Una delle immagini più belle che usa, per dare senso al dolore e per parlare di è la collocazione provvisoria di Gesù sulla croce: «… da mezzo giorno alle tre del pomeriggio: ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime; ecco le saracinesche che comprimono in spazi circoscritti, tutti i rantoli della terra; ecco le barriere entro cui si consumano tutte le agonie dei figli dell’uomo … solo allora è consentita la sosta sul Golgota … al di fuori di quell’orario, c’è divieto assoluto di parcheggio … una permanenza più lunga, sarà considerata abusiva anche da Dio».
Spero leggiate presto la “Spe Salvi” intanto:
“Niente ti turbi, niente ti spaventi, tutto passa Dio solo resta. A chi ha Dio, niente manca. Dio solo basta”. (Teresa d’Avila)

1 commento:

Angela ha detto...

con questa frase di Santa Teresa D'Avila, mi hai fatto riaffiorare alla mente tutti quei bei ricordi del camposcuola, che bei tempi!!!! cantavamo sempre questa canzone nel buoi della notte durante le veglie di preghiera ed io me la cantavo quando mi sentivo sola...
Grazie alla Speranza io vado avanti, sempre e comunque!