domenica 16 dicembre 2007

I giorno della novena di Natale

Sono nato nudo, dice Dio, perché tu sappia spogliarti di te stesso.

E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria …
(Gv 1, 14)

Per rivelare all’uomo la sua vocazione, per svelargli il senso della sua vita, per rivelare all’uomo cosa significa essere uomo, Dio stesso si fa carne.
Egli si fa in tutto simile a noi, tranne il peccato, si spoglia e si abbassa al nostro livello, si fa nostro compagno di strada perché noi potessimo meglio capire lo scopo per cui ci ha creato: rimanere insieme a Lui.
Lui si fa simile a noi, si spoglia e noi ?
Noi continuiamo a rivestirci del nostro egoismo, della nostra voglia di apparire, della necessita assillante di essere i più forti, i migliori;
Mentre Dio si fa presente in mezzo a noi nella fragilità (quella dei neonati) noi continuiamo a nascondere la nostra piccolezza di fronte a Lui.
Sarà veramente Natale, se sapremo svestirci delle nostre presunzioni, del nostro egoismo;
Sarà veramente Natale se una volta contemplata la precarietà in cui Dio sceglie di Incarnarsi sapremo accorgerci della nostra piccolezza di fronte a Lui;
Sarà veramente Natale se impareremo a ringraziare e benedire Dio per ciò che compie nella nostra vita, sicuri che un Padre può volere solo il bene per i suoi figli.

Rallegrati figlia di Sion, esulta figlia di Gerusalemme: ecco il Signore verrà, ed in quel giorno vi sarà grande luce, i monti stilleranno dolcezza, e dai colli scorrerà latte e miele, perchè verrà un gran profeta, ed egli rinnoverà Gerusalemme.

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