Essere radicati in Dio non significa certo sfuggire dal mondo! Noi siamo nel mondo e non del mondo, non è la giustificazione che ci esenta dai nostri doveri civici, anzi e l'impegno a fermentare il mondo con la nostra presenza a fecondarlo con la nostra testimonianza civica. In tutto ciò il primato è di Dio; è lui l'epicentro da cui parte e a cui cnverge il mio vivere e il mio agire, alora niente ci scoraggia, niente ci turba, e nelle fatiche quotidiane niete ci distoglie da Lui!Non c'è separazione tra Dio e il mondo, anzi a Dio occorre restituire e offrire le cose del mondo, che egli ha santificato con la sua Incarnazione, trasformate dal nostro impegno; l'umanità povera e fragile a Lui è più cara più d'ogni altra cosa.
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Il Vangelo di oggi ci lancia un almeno due sfide! Una al nostro senso civico - la differenza tra un cristiano e un non cristiano o un ateo si gioca anche e sopratutto nell'adesione alle leggi dello stato nella misura in cui sono eticamente giuste!
Il Testo sacro ci pone anche un ammonimento: quando tu vuoi ingannare Dio alla fine inganni solo te stesso!
Gesù oggi ci insegna:
- stimare le cose della terra per quello che valgono, ne esaltandole ne degradandole.
- capire che l'essenziale per te è altro dalle cose e dal potere del mondo
Buona domenica e buona settimana

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