sabato 14 giugno 2008

Figlio perchè fratello

Chiamati e inviati testimoniare e far conoscere la compassione Dio per ogni suo figlio; noi stanchi e sfiniti, Lui buon samaritano che ci si mette affianco per farci gustare la sua consolazione e mentre ci consola, mentre si prende cura di noi, ci manda a far conoscere la sua misericordia e la sua consolazione a tutti i fratelli che incontreremo sulla nostra strada.
L’esperienza, che abbiamo fatto di Lui, del suo Amore, della sua Consolazione, non è un tesoro da tenere gelosamente per noi ma va condiviso con i meno fortunati di noi.
Oggi, noi siamo gli apostoli che egli chiama, dopo avere avuto compassione delle folle, oggi noi siamo i discepoli guardati con occhio attento e chiamati a uno e uno per nome, scelti con i nostri doni e i nostri limiti per portare frutti; oggi noi siamo gli apostoli mandati a portare la Sua consolazione ai poveri e ai sofferenti e a far conoscere fino agli estremi confini della terra il suo amore.
Di fronte alla compassione di Dio siamo chiamati a riconoscerci figli nel Figlio, amati in modo unico e irripetibile da Dio; e allora se tutti siamo figli, nasce l’esigenza di far conoscere a tutti i nostri fratelli questa bella notizia: essere amati da figli d un Padre speciale!
Solo nell’andare verso i miei fratelli condividendo quest’amore, si realizza la mia vocazione di figlio amato.
Pace e bene e buona domenica

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