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venerdì 27 marzo 2009
V tappa: quel volto che ci rivela la passione di Dio per noi
giovedì 26 marzo 2009
Bellezza via per giungere alla vera felicità
Il Signore ci ha donato tutte le cose che ci circondano per aiutarci a realizzarci; il Signore ci ha creati a sua immagine e somiglianza per potersi compiacere di noi, non ostante i nostri limiti, e noi?
Spesso guardimo troppo a noi stessi, o ci esaltiamo o ci buttiamo a terra; spesso guardiamo troppo alla terra e poco verso il cielo; e pure Lui ci ha creati per fare grandi cose!
L'invito che faccio a me e a voi:
Riscopriamo il gusto delle cose, ri - impariamo a stupirci delle cose semplici, e così riusciremo ad esaltare in modo corretto la nostra dignità; e così saremo veramene felici; veramente felici se vivremo per come siamo stati sognati da Dio.
domenica 22 marzo 2009
IV Tappa: un volto che rivela amore
- Preventivo; è Dio che fa il primo passo verso di noi, e Lui che ci ama per primo.
- Gratuito; Dio ci ama gratis, senza chiedere nulla in cambio.
- Totale; senza misura
- Libero e liberante; nessuno gli impone di amarlo e noi possiamo rifiutare il suo amore.
domenica 15 marzo 2009
III tappaAll'insegna della particella ri;
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
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Strano vero; Gesùà non viene per distruggere ma per ricostruire e pure nel tempio manda tutto all'aria . Quando si parla di tempio la nostra mente va subito alla costruzione adibita alle celebrazioni del culto; ma Gesù quando parla di tempio intende la stessa cosa?
Gesù quando parla di Tempio pensa a noi; siamo noi la dimora di Dio, siamo noi il tempio in cui Egli vuole porre la sua presenza e santificare. Noi con le nostre povertà e fragilità? Si proprio le nostre poverte sceglie per edificare il suo regno di giustizia e di pace.
Siamo noi il tempio di Dio e il nostro corpo è il mezzo con cui entriamo in rapporto con Lui.
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E allora cosa vuole dirci il Vangelo oggi? Dio si rende conto di tutti gli ostacolòi che ci impediscono d'incontrarlo, i nostri mercanti nel tempio sono le nostre povertà e le nostre miserie; ma Lui stesso vuole eliminare tutto ciò che ci impedisce d'incontrarlo di fare esperienza del suo amore, di riflettere quest'amore nella nostra vita e nelle nostre relazioni con gli altri. Egli vuole far chiarezza della nostra vita, vuole farsi largo nel nostro cuore! A noi spetta solo di accogliere la sua azione liberante.
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Tutto all'insegna della particella ri; Egli: ri-costruisce il tempio: ancora una volta - senza stancarsi - di nuovo - ancora! Ecco il significato della particella ri: Gesù nella nostra vita non si staca mai di ri - fare nuove tutte le cose; egli vuole ri - costruire il nostro rapporto intimo e personale con il Padre.
A noi spetta aprirgli le porte del nostre cuore; permettergli di operare in noi grandi cose; dargli in modo autentico fiducia;
e allora?: la fiducia in Dio Padre ci permettere, anche quando simao sommersi dalla polvere delle nostre povertà, di accogliere la sua azione a noi e di ri-sentirci amati, di ri-assaporare la dignità dei figli.
Buona domenica
domenica 8 marzo 2009
II tappa: la fatica di dover scendere
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Cammino per dove? Per il nostro quotidiano, le nostre relazioni, il nostro lavoro ... proprio lì dove viviamo tutti i giorni siamo chiamati a mettere al centro Gesù; e tutto si trasformerà in luce dove ci sono le tenebre.
Cammino perché? Perché l'essenza del cristianesimo non è stare fermi ma andare incontro agli altri per raccontare l'esperienza fatta di Dio; Come? prima di tutto con la testimonianza della nostra vita: una vita che si fida di Dio e con un semplice sorriso sa testimoniare le meraviglie che tutti i giorni compie in noi.
Una vita che si fida di Dio è una vita che diventa riflesso della sua luce.
V'invito a utilizzare la preghiera del post precedente; buon cammino
venerdì 6 marzo 2009
Possa infondere la tua fraganza ovunque io vada
Gesù, aiutami a diffondere la Tua fragranza ovunque vada,
inonda la mia anima con il Tuo Spirito e la Tua Vita.
Penetra e possiedi tutto il mio essere,
così completamente che la mia vita non sia che un riflesso luminoso della Tua.
Risplendi attraverso di me, e sii così presente in me,
che ogni anima con cui vengo a contatto sperimenti
la Tua presenza nella mia anima.
Che alzino gli occhi e vedano non più me, ma Gesù soltanto!
Rimani con me, e allora comincerò a risplendere come Tu risplendi;
risplendere in modo da essere luce per gli altri.
La luce, o Gesù, proverrà tutta da Te;
niente di essa sarà mia.
Sarai Tu a risplendere sugli altri attraverso di me.
Fa’ che, così, io ti lodi nel modo che più ami:
risplendendo di luce su coloro che sono attorno a me.
Fa’ che ti annunci senza predicare,
non a parole, ma con l’esempio,
con una forza che trascina,
con l’influenza benevola di ciò che faccio,
con la pienezza tangibile dell’amore che il mio cuore porta per Te. Amen.
(JOHN HENRY NEWMAN)
mercoledì 4 marzo 2009
la voce delle donne rom piena di paura
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Noi donne Rom ci sentiamo molto vicine al dolore della famiglia del ragazzo morto, sentiamo un grande dolore per la morte di questo giovane ragazzo. Ma non possiamo morire tutti per lo sbaglio commesso da uno. Questo ragazzo ha 17 anni ha sbagliato e deve pagare lui. I due ragazzi hanno litigato, non si sa da che parte sta la ragione, ed è successo quello che è successo. L’indiano che dormiva sulla panchina non dava fastidio a nessuno, gli è stato dato fuoco da tre ragazzi italiani. Adesso tutti gli indiani dovrebbero venire in Italia ed ammazzarci tutti? Oppure gli indiani dovrebbero cacciare tutti gli italiani dall’India?
Nel popolo Rom ci sono i cattivi ed i buoni, come nel popolo italiano. Ci sono tanti padri che violentano i propri figli, fra noi queste cose non accadono. Bambini violentati da adulti, mogli e madri uccisi dai propri compagni e dai propri figli, tutto questo non succede fra di noi.
Uno ha sbagliato non dobbiamo pagare tutti, non siamo tutti gli stessi, come potete giudicarci e condannarci senza neanche conoscerci? Non tocca a voi giudicare, tocca al Signore ed ai giudici. Se tutti i civili (italiani) hanno una coscienza vera e propria, che capiscano cosa stanno facendo, ci hanno costretto a stare chiusi dentro per paura, per paura che possa succedere qualcosa ai nostri figli.
Abbiamo paura, la notte è il momento peggiore, abbiamo paura che qualche balordo possa venire ad incendiare le nostre case, abbiamo paura di andare a fare la spesa perché siamo guardati male. Alcuni ragazzi rom nei giorni successivi all’omicidio sono stati aggrediti e picchiati, tutto questo non è giusto, a loro non importa colpire chi ha sbagliato veramente, l’aggressione è nei confronti di tutti noi solo perché rom.
Dovevamo andare a fare la spesa, siamo dovuti andare insieme tutta la famiglia per paura, mio padre si guardava intorno impaurito, abbiamo fatto la spesa in fretta e furia e siamo tornati a casa.
Mio fratello con la moglie che è incinta e i due figli sono venuti a stare da noi per paura. Mia madre è andata a comprare i detersivi da un negoziante che la conosce bene che gli ha chiesto come mai era sola insinuando che i suoi figli preferiscono stare nascosti. Mio fratello è andato a fare una fotocopia ed è stato cacciato fuori.
Io ho paura ad uscire perché se dovesse succedermi qualcosa non voglio che i miei parenti possano sentirsi in dovere di difendermi, non voglio che la situazione peggiori, ma così non possiamo più vivere.
Abbiamo paura di mandare i nostri bambini a scuola perché non sappiamo come sono trattati dagli altri bambini e dalle maestre.
Per pagare l’errore di uno dobbiamo morire tutti … se fosse morto il ragazzo rom sarebbe stata la stessa cosa?!!